Quaderno d'Artista
Autrice: Elisa Piatti
A cura di: Manuel Colombo
Quaderno d'artista presentato durante ISO600 - Festival della Fotografia Istantanea (6/9 Ottobre 2011 - Milano)
A cura di: Manuel Colombo
Quaderno d'artista presentato durante ISO600 - Festival della Fotografia Istantanea (6/9 Ottobre 2011 - Milano)
_Nell’opera di Elisa Piatti quello che scorre
davanti agli occhi, suoi e dell’osservatore, è il tempo. E assieme al tempo
scorrono le sue emozioni e i suoi rapidi pensieri eppure lenti come lento è il
passare delle stagioni.
I ricordi dell’infanzia, immortalati dall’amata polaroid di famiglia, si affiancano ai ricordi della stagione che sta finendo.
Quasi un parallelo fra un’amata età che non c’è più e una stagione ormai passata.
Nel suo diario ogni stagione è ormai trascorsa e ricordata non mentre avviene, ma mentre finisce.
Gli stabilimenti balneari che si svuotano dopo l’estate, le spiagge vuote, alberghi con finestre chiuse, i piccoli oggetti che l’hanno accompagnata in quel periodo, i biglietti di viaggi che furono…
La sensazione, sottile ma costante, che tutto sia finito e che tutto, prima o poi, finisca.
Negli spazi che frequenta, la sua San Benedetto del Tronto, non ci sono persone ad animare i suoi pensieri. Le uniche persone rappresentate compaiono nelle vecchie polaroid, ricordo di famiglia.
Il filo conduttore del suo diario è proprio questo: il ricordo.
Ricordo come rappresentazione di ciò che non c’è più con la malinconia di chi, con timore, non riesce a staccarsi da quel che era affrontando ciò che sarà.
Manuel Colombo
Elisa Piatti nasce in provincia di Firenze nel 1985.
Si avvicina al mondo della fotografia nei primi anni di frequentazione dell' Istituto Statale d'Arte di Monza (I.S.A), quando scopre le meraviglie della camera oscura e delle prime lezioni di fotografia.
La sua infanzia è piena di macchine fotografiche, usa e getta e non, che utilizza sempre con grande interesse e curiosità, fotografando tutto quello che la colpisce.
Si iscrive all' Accademia di Belle Arti di Brera nel 2006 accorgendosi che il suo vero amore è la fotografia, in particolar modo quella analogica e istantanea, utilizzando la sua Polaroid 635 cl.
Nel 2010 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi su Luigi Ghirri, presentando brillanti lavori fotografici analogici.
Vive a Monza, dove continua a coltivare con passione la fotografia.
I ricordi dell’infanzia, immortalati dall’amata polaroid di famiglia, si affiancano ai ricordi della stagione che sta finendo.
Quasi un parallelo fra un’amata età che non c’è più e una stagione ormai passata.
Nel suo diario ogni stagione è ormai trascorsa e ricordata non mentre avviene, ma mentre finisce.
Gli stabilimenti balneari che si svuotano dopo l’estate, le spiagge vuote, alberghi con finestre chiuse, i piccoli oggetti che l’hanno accompagnata in quel periodo, i biglietti di viaggi che furono…
La sensazione, sottile ma costante, che tutto sia finito e che tutto, prima o poi, finisca.
Negli spazi che frequenta, la sua San Benedetto del Tronto, non ci sono persone ad animare i suoi pensieri. Le uniche persone rappresentate compaiono nelle vecchie polaroid, ricordo di famiglia.
Il filo conduttore del suo diario è proprio questo: il ricordo.
Ricordo come rappresentazione di ciò che non c’è più con la malinconia di chi, con timore, non riesce a staccarsi da quel che era affrontando ciò che sarà.
Manuel Colombo
Elisa Piatti nasce in provincia di Firenze nel 1985.
Si avvicina al mondo della fotografia nei primi anni di frequentazione dell' Istituto Statale d'Arte di Monza (I.S.A), quando scopre le meraviglie della camera oscura e delle prime lezioni di fotografia.
La sua infanzia è piena di macchine fotografiche, usa e getta e non, che utilizza sempre con grande interesse e curiosità, fotografando tutto quello che la colpisce.
Si iscrive all' Accademia di Belle Arti di Brera nel 2006 accorgendosi che il suo vero amore è la fotografia, in particolar modo quella analogica e istantanea, utilizzando la sua Polaroid 635 cl.
Nel 2010 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi su Luigi Ghirri, presentando brillanti lavori fotografici analogici.
Vive a Monza, dove continua a coltivare con passione la fotografia.